Quando pensi di aver trovato la quadra perfetta,
le carte si mischiano.
Se settimana scorsa ti ho detto che avevo finalmente risolto ogni mio dubbio sulla presentazione del podcast, ti ho mentito. Ma giuro, giuro che ero convinta di averlo fatto e di quello che detto e scritto. Cos’è cambiato?
Ho deciso di buttarmi a pesce sul nuovo esercizio, si lo so che Rossella che mi sta leggendo non ha detto che era da farsi subito però la bambina che è in me quando ha uno strumento/giocoso nuovo lo vuole provare.
Quindi carte in mano, lavagna di sughero, penna e post it ed è nata la prima (di una lunga serie) versione della ricostruzione del podcast e la cosa inaspettata è che facendo quel lavoro mi si sono aperte altre vie mentali non solo per il nostro opossum ma anche per il blog, la newsletter ed i social.
A questo punto ho deciso di fare l’unica cosa sensata per me in quel momento, lasciare tutto lì e per 3 giorni fare dell’altro stando il più distante possibile dal nuovo giocattolo.
Saggia decisione col senno di poi, perché stamattina sono qui a scriverti e penso che oltre a continuare a migliorare il “generale” del mio opossum devo iniziare ad impegnarmi anche sulla singola puntata.
Costruire la puntata è un mondo dentro il mondo come se fossimo dentro un livello di SuperMario.
Hai la possibilità di costruirti tu ogni sua parte per ottenere un risultato che non sia solo piacevole e sproni l’ascoltatore a continuare a seguire le tue puntate ma rispecchi anche il tuo mondo e la storia (o le storie) che stai raccontando. Ovviamente uno degli obiettivi che ci si mette è far si che la puntata non sia una lagna micidiale (cosa che ad oggi penso siano le mie puntate vecchie, ma potrebbe essere la sindrome dell’impostore a parlare).
Ora tu dirai, ma non puoi finire una cosa e poi iniziare l’altra?
Si si , potrei.
Potrei anche incamerare tutta la saggezza ed esperienza di Rossella e mettere tutto in piedi in un secondo momento, a questo punto però avrai capito che non sono quel tipo di persona.
Anche perché ignorando ora i problemi o i dubbi che nascono per paura di non essere all’altezza non farei altro che andare contro il mio stesso credo: non fare l’opossum.
A questo punto mi vado a tuffare nelle mie carte, idee, slide ed espressioni colorite per commentare ogni passaggio.
A settimana prossima!