Prenderci cura della sensibilità dei nostri futuri ascoltatori
Siamo oltre la metà del corso di podcast, questa settimana non ho avuto modo e tempo di dedicarmi al mio opossum spero di recuperare nei prossimi giorni e rimettermi in pari. Non mi piace rimanere indietro anche se è per un momento di lavoro intenso, quindi gambe in spalla e recpueriamo.
Cosa abbiamo fatto ieri sera alla quinto incontro? Rossella ci ha portato un ospite speciale Anita Panizza – Producer e autrice del pogramma radiofonico di Matteo Caccia per affrontare il tema delle interviste.
Se mi segui da poco devi sapere che mi sono cimentata in ben 2 interviste durante la prima stagione del podcast e vorrei inserirne molte di più nella nuova edizione rispolverata, quindi questa lezione è stata super importante.
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Alcuni aspetti che Anita e Rossella hanno messo in evidenzia mi erano in qualche modo familiari per il mio passato da “giornalista” di un web magazine ma erano lì sotto uno strato di polvere ed è stato estremamente utili risentirli nell’ottica della comunicazione verbale più che scritta.
Ho apprezzato infinitamente la possibilità di fare domande che riguardassero i singoli progetti così da poterci togliere i dubbi a caldo, tra tutti i temi che sono stati affrontati sicuramente quello che per me è stato più toccante è stata la riflessione su come prenderci cura della sensibilità dei nostri futuri ascoltatori.
Ti confesso che di primo acchito pensavo non mi riguardasse, perché all’interno della classe ci saranno storie di grandissima umanità e che toccheranno aspetti molto intimi ed emotivi.
Quindi quando stamattina mi sono seduta alla scrivania per scrivere questa pillola racconto sono partita dall’idea che non avessi molto da condividere, anche in virtù di quello che ho dichiarato nella prima pillola racconto ovvero che non avrei condiviso aspetti tecnici o formativi ma solo la mia esperienza.
Invece dopo una pausa caffè con la fronte aggrottata mi si è accesa un lampadina: nel podcast dell’opossum si parlerà tanto delle proprie esperienze, saranno mie personali ma anche delle mie clienti e delle professioniste che verranno come ospiti. Cosa vuol dire?
Che qualunque storia si vada a raccontare ci saranno dei momenti personali e sensibili da trattare con cura di chi condivide e di chi ascolta, il mio compito sarà di prendermi cura di quei momenti sfruttando i tanti consigli ricevuti oggi.
Ci stiamo, troppo velocemente, dirigendo verso la fine di questo corso e come tutte le cose particolarmente belle ne sento già la mancanza.
Va bene, non facciamoci prendere dalla malinconia preventiva (tipica di noi bilancia) ed andiamo a metterci in pari con i compiti per casa.
A settimana prossima!