Settima scorsa ti ho parlato dei servizi nascosti che si trovano dentro al tuo lavoro principale ed all’interno di quell’articolo ho volutamente lasciato da parte alcuni aspetti, sia per permetterti di metabolizzare quella prima parte sia per avere il giusto spazio per approfondire il concetto di buon business e cattivo business.
Piccolo disclaimer: con questa dicitura non parlo di merito e non vuole esserci giudizio, ognuna di noi vive dei momenti nella propria attività da libera professionista che non sono il top ed è giusto e normale così.
Non so quante volte all’anno prendi in mano il tuo bilancio o il tuo file dei conti, temo che la risposta dalla maggior parte delle persone sia “molto poco e solo se costretta”.
Lo so, in buona parte deriva da una totale mancanza di cultura del denaro che ci portiamo dietro da anni di retaggi e non è un caso che nei percorsi di mentoring ci sia una parte specifica dedicata proprio al rapporto coi soldi ed alla funzionalità nel nostro quotidiano e nel nostro business.
Il problema, secondo me, è che alcune persone decidono di ignorarli mentre altri li rendono il centro del proprio mondo aggiungendo all’interno dei mille ruoli che devono assumere dentro la propria attività anche quello di “Sig.ra Ansia dei conti”.
Quello che dobbiamo cristallizzare nelle nostre menti, sì mi ci metto anche io come monito a me stessa, è che per lavorare bene bisogna comportarsi, per questi aspetti di controllo di gestione, come una azienda multinazionale e non importa che siamo delle big factory.
Verificare cosa funziona e cosa non funziona del tuo business
non ha nulla a che fare con la dimensione delle tue attività.
É una procedura noiosa? Sì
É come sentirsi giudicate e valutate per il nostro operato? Sì
É necessario come avere ossigeno per respirare? Sì
Per renderlo meno noioso ti propongo di farlo insieme ad una collega/mentor (possiamo farlo insieme nella consulenza spot) di cui ti fidi e dalla quale non ti senti giudicata, ti aiuterà a vedere quei numeri come quello che sono: una serie di opportunità colte e/o da cogliere per il benessere della tua attività.
Sul sentirsi giudicate e valutate prima di tutto ti invito ad ascoltare questa puntata del podcast, dopodiché inizia ad assimilare che questa sensazione è tutta interna ed è uno dei tuoi nemici più grandi che ti faranno compagnia molto più di quello che vorresti.
Non ho la formula magica per aiutarti a superare questo scoglio, quello che però posso fare è raccontarti di come io ci conviva e come mi impegno a guardare la realtà con gli occhiali dell’obiettività quando mi sembra di avere tutto il mondo che mi giudica per la mia, presunta, incapacità o fallimento di turno.
Quando penso che la commercialista mi giudichi, quando penso che le colleghe tra di loro si dicano “che sfigata”, quando penso che le clienti forse si meritino di più: ecco in questi momenti sto facendo il danno più grosso alla mia attività.
Sarebbe molto meno grave non incassare per mesi, chiudere e ricominciare che lasciare che questa infezione contamini la mente e la capacità di lavorare.
Se è vero che dentro ad ogni business ci sono attività che ti portano soldi ed altre che invece ti portano a rimetterceli, avere paura di farcela è sicuramente quella che ti intralcia di più il cammino.
Il punto su cui vorrei che riflettessimo è che stai portando avanti un’attività che necessità di essere monitorata e non comandata da quella vocina nella testa che ti dice:
“Devi fare quello che gli altri si aspettano” o “segui la ragione e non lo stomaco”.
Nei tuoi diversi ruoli sei tu che gestisci e decidi che direzione far prendere alla tua attività, se e come continuare oppure cambiare rotta.
Non lasciare che i rami secchi del tuo business ti intralcino il cammino, eliminali per renderli legna da ardere e per continuare ad alimentare la scintilla che ti ha fatto iniziare quest’avventura.